giovedì 30 dicembre 2010

POMPEI SCAVI AREA ARCHEOLOGICA Commissione donne idv Campane visita crolli


Le donne dell’Italia dei Valori della Campania a difesa della Cultura.
Una commissione composta dalle donne dell’Italia dei Valori della Campania, tra cui Assunta Nigro, presieduta dal Consigliere on. Anita Sala membro della commissione Cultura del Consiglio Regionale della Campania il giorno 22 Dicembre 2010 ha incontrato il sovraintentende archeologico degli scavi di Pompei prof. Jeannette Papadopoulos, successivamente la commissione ha visitato il sito archeologico concentrando l’attenzione sulle strutture che in questi giorni hanno subito danni e subito dopo, hanno visionato la cosiddetta casa dei gladiatori crollata.
La commissione accompagnata da esperti del settore archeologi, architetti e specialisti di beni culturali ha esaminato con attenzioni le problematiche inerente l’intero complesso urbanistico. 

sabato 4 dicembre 2010

Associazione inMovimento Napoli intervento " Quale Futuro "

Quale Futuro
L’epoca che stiamo vivendo è particolarmente critica, c’è una drammatica crisi politica, economica e sociale che non trova soluzioni nella politica attuata da chi ci governa. In questi ultimi anni si è creato un vuoto di valori e di fede in cui sono dilagati l’egoismo, l’avidità, la corruzione e la prepotenza. Non possiamo far finta di nulla o essere ottimisti come vorrebbe chi ci governa, dobbiamo denunciare e combattere queste figure negative, demoniache del potere,che troppo spesso lasciamo prevalere o che subiamo con complice passività. Lo stato di frustrazione che vive la maggior parte del popolo è un dato drammatico, reale e tangibile, purtroppo non per chi gestisce il potere politico nazionale e regionale. E’ facile giustificare in televisione per i politici che il problema è mondiale e bisogna che il Pil aumenti, ma per coloro che sentono sulla propria pelle le emozioni e le sensazioni di tristezza, insoddisfazione e dolore che i problemi quotidiani portano con sé non è per niente facile. Cari Ministri provate voi a chiedere un mutuo per acquistare una casa,che tra l’altro,nonostante la crisi hanno  prezzi esorbitanti,con un contratto da precari, da cassaintegrato o senza lavoro. Quanti hanno perso il lavoro e con un mutuo sulle spalle non riescono più ad andare avanti. Quanti cassaintegrati si vedono senza FUTURO e senza dignità con uno stipendio da fame. Quanti giovani e quante donne che hanno  capacità ed iniziativa ma senza le”conoscenze giuste” sono costretti a sopravvivere non a vivere e diviene una presa in giro per chi aspira ad avere una propria indipendenza economica e vuole crearsi una famiglia con dei figli. A queste persone bisogna dare una risposta nei fatti non a parole. Il compito di risolvere tanti e tali problemi spetta alla classe politica-dirigente ma, per ora questa, tranne rare eccezioni, pensa solo alla propria sopravvivenza ed a quella degli amici e cortigiani.  Purtroppo il paese è sempre più spaccato tra benestanti sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. In questo scenario drammaticamente realistico meritano particolare attenzione perché i più danneggiati tra i deboli sono i giovani, ovvero il nostro FUTURO, la nostra  SPERANZA.
In un paese che invecchia dove non c’è ricambio generazionale nel mondo del lavoro e politico e non c’è una vera parità tra uomini e donne soprattutto se pensiamo alle alte cariche amministrative e politiche, che ai vertici vedono sempre uomini e sempre vecchi, difficile quindi sperare in un FUTURO ROSEO. Le eccezioni sono rare e questo non solo non è giusto ma anche dannoso per il paese. Chi può sovvertire questa offensiva verso il cittadino, chi può essere l’ancora dove possiamo appigliarci per avere un filo diretto con le istituzioni ed insieme possiamo creare soluzioni condivise, perché fare politica significa ampliare la voce di chi non può farsi ascoltare, di chi ha voglia di vivere in un paese dove i diritti non diventino favori del potente di turno e chi vuole collaborare a trovare soluzioni reali e concrete per risolvere  i problemi che ci sono e sono tanti e vanno affrontati con il buonsenso e l’amore verso il prossimo, quindi per noi solo un uomo può realizzare questo ed è LUIGI de MAGISTRIS diamogli fiducia  coraggio e sostegno perché non sarà un’impresa facile, ne butteranno di fango addosso  ma quando c’è in gioco la nostra libertà e quella dei nostri figli non possiamo più sottrarci dalla responsabilità di aver permesso ad una persona di unire potere economico e potere istituzionale, dandogli così un’onnipotenza (cosi dice lui)che neanche il dittatore o re ha mai posseduto. Mettiamo fine a questo orrore, diamo una nuova classe politica a questo paese (se lo merita) iniziando con LUIGI de MAGISTRIS.

mercoledì 27 ottobre 2010

PRESENTATA UNA MIA MOZIONE PROGRAMMATICA - CONGRESSO REGIONALE DONNE CAMPANIA ITALIA DEI VALORI




LE DONNE DELL’ITALIA DEI VALORI DELLA  CAMPANIA,  INSIEME PER UN NUOVO CAMMINO.
Gentile amiche, ho preferito mettere per iscritto e leggere queste parole, non per dilungarmi ma per essere più chiara e puntuale nei concetti che desidero esporvi, concetti relativi alla creazione di un Coordinamento donne, provinciale, regionale e nazionale.                                                                 
E' stato detto che un simile organismo dovrebbe nascere per dare più possibilità alle donne di discutere e proporre, attraverso spazi appositi, il loro pensiero in fatto di politica attiva; ma, a mio giudizio, ritengo che la politica non sia qualcosa di coniugabile al maschile o al femminile, bensì proprietà indiscussa di chiunque la voglia fare, al di là della sua condizione biologica. Pertanto penso che la nascita di un simile organismo,  serva solo per diffondere ulteriormente la vulgata che le donne siano diverse, più deboli e quindi bisognose di spazi appositi per potersi azzardare ad esprimere valutazioni d'ordine politico che, lungi dall'essere determinanti, verrebbero, poi, vagliate (se va bene) all'interno di quell'universo maschile ove ancora, e davvero, risiede il potere. Quindi un sistema, quello del coordinamento femminile, che, più che servire alle donne, servirebbe agli uomini per poter rispondere, qualora a qualcuna di noi donne avvenisse di lamentarsi:
  “Avete la vostra coordinatrice rivolgetevi a lei”.
E in così dire ci verrebbe bellamente tolta la parola; e, con essa, il diritto d'interloquire fattivamente sulle decisioni del partito.
Amiche, in parole povere, facilmente potete desumere come ciò significhi ulteriore privazione di quei diritti che dovrebbero essere impostati, invece, sull'eguaglianza e soprattutto sulla possibilità di esprimere opinioni  valutabili per quello che effettivamente valgono e non per mezzo della loro provenienza: maschile o femminile. Insomma, in tal modo, ritengo ci si voglia  privare, sia pure con eleganza, della capacità d'essere individuate quali esseri pensanti, capaci di dare un fattivo contributo alla politica. 
In linea con queste premesse avanzo, quindi, la mia richiesta di non creare appositi organismi, dal sapore offensivo di ghetto, bensì chiedo per le donne del partito di poter accedere, è il caso di dire con pari opportunità, unitamente agli uomini e con gli uomini, in tutti quei luoghi ove davvero si esercita l' "arte della politica".
Comprendo che la mia richiesta possa sembrare, ad un primo impatto, ostica alla parte maschile, in quanto i nostri colleghi non sono ancora del tutto preparati ad accogliere, all'interno, una presenza femminile paritaria; ma è pur vero che questo processo unificativo, non nelle parole, come spesso avviene, ma nei fatti, una volta dovrà pur cominciare. E perché avvenga, è bene dirlo, dobbiamo essere anche capaci, noi donne, di evitare di dare sempre, e tutte, le responsabilità agli uomini; anzi sarebbe bene che, al contrario, iniziassimo, invece, ad assumerci quelle che sono, in una situazione del genere, le vere e innegabili nostre responsabilità. Ad esempio potremmo iniziare col riconoscere che, in quanto madri ed educatrici, siamo state noi le prime corresponsabili dell'instaurarsi di determinate e distorte mentalità maschili, poiché, il più delle volte, senza voler per questo generalizzare, tante madri, troppo comprese dal lato affettivo, non hanno saputo, con giusta fermezza inculcare, nei loro figli maschi, un diverso e sano rispetto per le donne.  Un qualcosa ormai di così tanto radicato, specie nel Sud, che sarà tutt'altro che facile estirpare. 
Comunque è sempre bene tener presente che le cose possono presentarsi difficili ma, volendo, mai impossibili da cambiare! Anzi, usando un esercizio di volontà, non sarà affatto impossibile che gli uomini soprattutto italiani, attraverso un diverso tipo di educazione, pervengano ad un miglioramento del loro concetto, non sempre esaltante, circa la potenzialità delle donne. Infine tutti i nostri sforzi devono tendere a raggiungere il risultato di essere riconosciute, vere compagne, anche in politica, degli uomini. Individuato l'obiettivo passiamo ai mezzi  da perseguire per ottenere quanto prefisso. E qui è importantissimo dire che, come sopra detto, proprio sfruttando il nostro ruolo di madri, noi dobbiamo determinare, con una reale inversione di tendenza, la formazione di una nuova classe politica che sappia, nell'interesse della società, coinvolgere al meglio le donne; un percorso che, per quanto accidentato possa essere, alla fine produrrà, ne sono certa, una più giusta considerazione del nostro essere e del nostro pensare.
Ma tutto quanto prefigurato, però, dovrà avvenire non già come elemento di contrasto al pensiero maschile ma quale contributo e arricchimento per un "fare politica"  innovativo e fortemente proiettato verso un futuro che ci auguriamo migliore, soprattutto se i riferimenti vanno al nostro meridione, in questi giorni travagliato da ennesimi conflitti con un potere che risiede, non possiamo fingere di ignorarlo, al Nord
Questo l'auspicio!  
Ma dopo l'auspicio mi urge tornare ad un presente che, purtroppo, è amaro dirlo, registra invece un processo involutivo rispetto ai diritti femminili. Infatti il tramonto di un certo tipo di contrattazione, accompagnata da un'innegabile stagione di debolezza sindacale, ha consentito un qualcosa che, oltre a ferire il nostro orgoglio, sta anche vanificando il duro lavoro e le conquiste ottenute in passato. A tal proposito non è un caso che si stiano siglando contratti di lavoro dove le donne vengono costrette, se vogliono lavorare, ad accogliere disposizioni prevedenti barbarie del tipo: se malauguratamente hai figli dovrai dimetterti dal posto di lavoro.
Inoltre, cambiando orizzonte e luoghi, appare alquanto inutile parlare, poi, della altrettanto presente arretratezza della cultura che vede il centro- destra,  o meglio il BERLUSCONISMO, avanzare con tutto un bagaglio di veline e...non vado oltre!.
Questo, amiche, rendiamocene conto finché siamo ancora in tempo per opporci, è lo scenario devastante che, dopo anni di conquiste femminili, ci costringono, impotenti, persino ad assistere.
Ebbene, se questo è ciò che vogliamo e ci appaga non ci resta che tacere; se invece questo non ci trova pronube e consenzienti, allora dobbiamo affrontare concretamente una seria lotta per riappropriarci di tutti quei diritti che, già conquistati negli anni settanta, oggi, qualcuno, vorrebbe porre nuovamente in discussione.
Fatte queste considerazioni, se ritenete di condividere almeno parte di quanto da me esposto, chiedo il vostro sostegno per iniziare a dire un no a processi di retroguardia e, contestualmente, desidero riaffermare che il nostro ruolo non può essere svenduto! 
Ma, per evitare che ciò effettivamente avvenga dobbiamo allontanare da noi qualunque tentazione di compravendita. Infine dobbiamo evitare un qualcosa che, spesso presente nel mondo della politica maschile,  è bene che non appartenga anche a noi donne, dicasi: il vezzo di farsi comprare. Troppo spesso, infatti, avviene che, all'ultimo minuto, qualcuno, preso da " generosità" improvvisa, ci offra un qualche piccolo incarico di circostanza; e tutto con il fine, neppure troppo nascosto, di assicurarsi qualche voto in più, magari determinante.
Il mio intervento, come presumibile, non cambierà il corso di decisioni già prese; ma io dovevo, per mie convinzioni morali, almeno farlo; ciò non toglie che porgo i migliori auguri a chi rivestirà il ruolo di coordinatrice, dichiarandomi sin da adesso disponibile a collaborare, ossia disponibile a dare una mano fattiva a chi vorrà assumere un tale impegno.
A conclusione voglio sottolineare un' ulteriore amara constatazione per noi donne: l'Italia, pur definendosi nazione evoluta e democratica, resta lontana, anni luce, dai modelli di Inghilterra, Germania, Svezia, Norvegia, Islanda e fra pochi giorni Brasile; tutte nazioni nelle quali le donne hanno assunto le massime cariche dello Stato.
 Forse che esse erano e sono maggiormente intelligenti e preparate delle italiane?
Credo proprio di no!
Esse hanno avuto solo la fortuna di vivere ed operare in Paesi realmente democratici!.
 E proprio questo il mio intervento intende significare: se vogliamo cambiare in meglio la società, noi donne , con tutte le nostre forze, dobbiamo impegnarci a reclamare quella democrazia che, oggi più di ieri, risulta latente nel nostro bel Paese. Ma perché un simile processo democratico avvenga, esso non può che,  necessariamente, coincidere con l'avvento di un maggior coinvolgimento femminile in politica. Infatti nessuno più delle donne, nate per essere madri (è bene che gli uomini se lo sentano ripetere) ha maggior coraggio e determinazione nel difendere i propri figli e, con i figli, anche il bene e l'avanzata della società.
Grazie dell’ascolto e buon lavoro
Assunta Nigro


venerdì 1 ottobre 2010

Donne e politica di Assunta Nigro con Luigi de Magistris

Eboli: Luigi de Magistris e Assunta Nigro " inMovimento "







“LUIGI DE MAGISTRIS  ad Eboli”

LUIGI DE MAGISTRIS, Europarlamentare IDV e presidente dell’associazione “inMovimento”,  terrà un incontro-dibattito nella sala Mangrella, Mercoledì 29 Settembre 2010, presso il Complesso monumentale S. Francesco di Eboli (SA) ore 19:00.

A porgere i saluti saranno il Sindaco della Città di Eboli, avv. Martino Melchionda   Coordina Assunta Nigro.

Il tema su cui verterà l’incontro è:  “Cultura, Giustizia e Mezzogiorno: un’altra Italia è possibile?”
Il momento storico che stiamo vivendo produrrà una svolta del Paese in senso dispotico o democratico. Se prevarrà la forza del governo, l'Italia diventerà una satrapia occidentale, se invece i cittadini responsabili faranno sentire la propria voce critica, la democrazia avrà ancora speranza di sopravvivere.
In un paese che invecchia, dove non c'è un ricambio generazionale sia nel mondo politico che in quello lavorativo; dove non c'è una vera parità tra uomini e donne; diventa allora importantissimo, per l'esistenza della democrazia, che la società civile partecipi in modo pacifico a questo appuntamento fatto di scambio di idee e di proposizioni per il futuro del nostro amato “mezzogiorno”.
Il popolo in movimento deve far sentire la sua voce critica e ferma contro i “golpisti di Palazzo Chigi”.

giovedì 16 settembre 2010

EBOLI costituita l'associazione inMovimento di Luigi de Magistris


Si è Costituita ad Eboli l'organizzazione " inmovimento "; il giorno 15 Settembre si è tenuta, nella sala Mangrella del Comune di Eboli, la prima riunione organizzativa che ha sancito la nascita di un organismo periferico di un progetto di più ampio respiro propugnato dall’europarlamentare Luigi de Magistris.

Stando alle parole di de Magistris “in movimento è una sorta di associazione politico-culturale che si prefigge di rendere protagonisti del cambiamento epocale tutti coloro che pensano, come noi, che un'altra Italia sia possibile. Un laboratorio in cui la cultura sarà l'architrave del nostro agire politico, in cui si discuterà di politica e si elaboreranno idee e progetti. Un luogo ed un modo per rendere ogni persona compagno di viaggio in un'avventura unica per la realizzazione di un Paese in cui si dissolva il puzzo del compromesso morale. La lotta per i diritti è la linfa per la democrazia.”

La riunione svoltasi ad Eboli, che ha visto la partecipazione telefonica dell'europarlamentare Luigi de Magistris che ha ringraziato gli intervenuti per la stima dimostratogli ed ha espresso gli auguri di buon lavoro, si è aperta sin da subito con uno scambio di idee comuni a tutti i presenti, i quali non hanno avuto timore nel dichiarare apertamente le varie provenienze politiche nonché i propri ideali da mettere in compartecipazione. Dopo un acceso dibattito e scambio di idee l’assemblea ha riconosciuto nella persona di Assunta Nigro la figura di coordinatrice dell’associazione che, su espressa volontà dei partecipanti non sarà strutturata in modo verticale con le classiche figure istituzionali (presidente, tesoriere ecc…), bensì avrà una struttura orizzontale seguendo il principio latino del “primus Inter pares” dove ogni singolo componente è parte integrante di un gruppo ben radicato e saldo e dove non esistono disparità tra associati.
Come da statuto la nostra associazione vuole essere:

1-      uno strumento attraverso cui la cittadinanza partecipa allo scambio di idee;
2-      un organismo sensibile in grado di cogliere le urgenze attuali e cercare di fronteggiarle;
3-      un osservatorio attento a tutto ciò che circonda la realtà in cui viviamo;
4-      un gruppo di persone competenti, con spirito critico e propositivo, coscienti di voler cambiare la società;
5-      un laboratorio in cui la cultura sarà la colonna portante dell’agire politico e da cui prenderanno forma idee e progetti.

In un paese in cui la delega non è più sufficiente per salvare lo Stato di diritto dall’assalto dei poteri forti e degli interessi criminali saranno sempre più importanti l’impegno civico, la lotta contro l’illegalità e l’etica del bene comune, principi, questi, che dovrebbero essere alla base della trasformazione sociale e dell’interesse pubblico. Il popolo è il segmento fondante e significativo, la cultura è il motore primo di tutto!

Il 26 febbraio 2010 ci siamo costituiti per rendere protagonisti di questo cambiamento epocale non solo noi, ma tutti coloro che pensano che un’altra Italia sia possibile. L'associazione " inmovimento " ha sede in Napoli, ma da oggi ha un suo organismo periferico nella Città di Eboli.

domenica 5 settembre 2010

Celebrazioni 150° Unità d'Italia Castello di Postiglione (SA)

http://www.facebook.com/album.php?aid=275397&id=222830073064A 150 anni dal passaggio di Garibaldi nel Salernitano nella cittadina di Postiglione Salerno è stata programmata una due giorni per ricordare quelli avvenimenti.
Il giorno 04 Settembre nel Castello di Postiglione sarà presentato alle ore 20,00 un processo popolare ai protagonisti di quegli anni 1860 1870 saranno processati Vittorio Emanuele II, Camillo Benso di Cavour, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Francesco II di Borbone.
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A fine processo, dopo il verdetto popolare sarà presentata una interpretazione sulla Brigantesse Luigia Cannalonga madre del Brigante Tranchella del luogo  interpretata da Assunta Nigro

giovedì 5 agosto 2010

Assunta Nigro e Aniello Formisano deputato dell'Italia dei Valori " l'Unità d'Italia valore acquisito e imprescindibile "



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08291
presentata da
ANIELLO FORMISANO 
venerdì 30 luglio 2010, seduta n.362

ANIELLO FORMISANO. - 
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.
 - Per sapere - premesso che: 

l'articolo 5 della Costituzione stabilisce che la Repubblica italiana è una e indivisibile e da ciò l'Unità d'Italia si può ormai considerare patrimonio acquisito e imprescindibile per gli italiani; 

nel 2011 si svolgeranno le celebrazioni del 150o dell'Unità d'Italia che dovrebbero essere momento ed occasione per una maggiore aggregazione nazionale; 


a parere dell'interrogante, tale aggregazione può essere conseguita rendendo testimonianza e opportuna memoria per le sofferenze subite da tutte le parti in causa, e quindi anche dal sud dell'Italia; 


la legge n. 124 del 3 agosto 2007 stabilisce, al comma 7, articolo 39 (Capo IV), che «Decorsi 15 anni dall'apposizione del segreto di Stato o, in mancanza di questa, dalla sua opposizione confermata ai sensi dell'articolo 202 del codice di procedura penale, come sostituito dall'articolo 40 della presente legge, chiunque vi abbia interesse può richiedere al Presidente del Consiglio dei ministri di avere accesso alle informazioni, ai documenti, agli atti, alle attività, alle cose e ai luoghi coperti dal segreto di Stato.»; 

il comma 8 dell'articolo 39, Capo IV della suddetta legge n. 124 stabilisce che: «Entro trenta giorni dalla richiesta, il Presidente del Consiglio dei ministri consente l'accesso ovvero, con provvedimento motivato, trasmesso senza ritardo al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, dispone una o più proroghe di vincolo. La durata complessiva del vincolo del segreto di Stato non può essere superiore ai trent'anni»; 

il comma 9 sempre della suddetta legge stabilisce comunque che: «Il Presidente del Consiglio dei ministri, indipendentemente dal decorso dei termini di cui ai commi 7 e 8, dispone la cessazione del vincolo quando sono venute meno le esigenze che ne determinarono l'apposizione.»; 

risulterebbe all'interrogante il permanere del segreto di Stato su vicende accadute 150 anni fa, oltre 150 mila pagine di documenti riferibili al periodo storico 1860-1870, riguardanti il Mezzogiorno d'Italia e i Savoia; 

risulterebbe che, per esempio, l'Arma dei Carabinieri non apra il suo archivio su documenti che riguardano episodi di brigantaggio, anche politico, avvenuto in quegli anni; 

in data 25 ottobre 2007, nella seduta consiliare della regione Campania, si votò e approvò all'unanimità una mozione (prot. 8257 del 26 ottobre 2007) nella quale la Giunta Regionale era impegnata «...a fare voti alla Presidenza del Consiglio, perché si provveda a rimuovere il "Segreto di Stato" dai documenti relativi al Mezzogiorno d'Italia nel periodo fra il 1860 e il 1870.»; 

nella mozione di cui sopra veniva auspicata, anche, l'istituzione di una giornata della memoria relativa a quegli eventi accaduti nel Mezzogiorno e a quegli anni che potesse contribuire a far accrescere, soprattutto nelle giovani generazioni, la percezione del valore dell'Unità del Paese -: 

se non ritengano di porre in essere ogni attività di competenza atta a rendere pubblica la documentazione sopra descritta, soprano in relazione alla prossima importante ricorrenza dei 150 dell'Unità d'Italia, restituendo al Mezzogiorno d'Italia la memoria della sua storia; 

se il Presidente del Consiglio non ritenga opportuno promuovere l'istituzione di una giornata della memoria relativa agli eventi accaduti nel Mezzogiorno d'Italia nel periodo fra il 1860 e il 1870, come auspicato dalla Giunta regionale della Campania nel 2007. (4-08291)

domenica 25 luglio 2010

Il Presidente della Repubblica scrive ad Assunta Nigro

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Il Capo dello Stato sen. Giorgio Napolitano scrive ad Assunta Nigro sull'invito al  Convegno " La Riforma Agraria e Le Lotte Contadine nella Piana del Sele

lunedì 12 luglio 2010

Convegno-Riforma Agraria e le Lotte contadine nella Piana del Sele



La Riforma Agraria è stata la più grande conquista di popolo ma anche la più grande innovazione sociale del dopoguerra.

Agli albori dell’Europa, nasce lo stato democratico con una nuova Forma politica e giuridico-istituzionale.



EBOLI - L’Associazione “ Voci di Donne “ presieduta e animata da Assunta Nigro, ha programmato una serie di iniziative per animare il dibattito politico e culturale in Città – “Voci di Donne – ha dichiarato la Nigro vuole dare un contributo alle istituzioni locali, affinché si possa dare un giusto indirizzo alla crescita economica e culturale del territorio”.
Tra le iniziative che senz’altro suscitano interesse ed  attenzione da parte delle nostre comunità è sicuramente il tema del Convegno-Mostra  LA RIFORMA AGRARIA E LE LOTTE CONTADINE NELLA PIANA  DEL SELE” inserito nella manifestazione da “EBURUM a EBOLI”che il Comune di Eboli ha programmato per il  mese di Luglio.
L’argomento ha suscitato molto interesse e le autorità invitate  subito hanno dato la loro adesione. Vi è stata da subito la  piena disponibilità dell’amministrazione comunale attraverso l’assessore alla Cultura Antonio Conte e il Sindaco Martino Melchionda.
La Riforma Agraria è stata la più importante innovazione che il meridione d’Italia è riuscito a conquistare, attraverso un connubio tra popolo e istituzioni,  dall’unità d’Italia ad oggi.
E’ stata senza dubbio la riforma che ha elevato il livello economico sociale e culturale in una Italia uscita da un periodo storico atroce, con il superamento di due guerre mondiali che avevano letteralmente messo alla fame il paese.
Nelle lotte contadine e nelle conquiste di popolo la Piana del Sele ha avuto un ruolo eccezionale. L’assegnazione e la conquista delle terre abbandonate e rivendicate da chi ne aveva bisogno e comunque le lavorava, è stata la vera chiave di volta del progresso di centinaia di famiglie e della società. Di li il lungo percorso democratico e la crescita civile e culturale delle nostre zone.
Il popolo i loro rappresentanti e gli organi parlamentari dell’epoca, con uno  sforzo al di fuori di ogni cognizione logica di potere, riuscirono a far emergere e progredire la Nazione, conseguentemente dando  una forma giuridica di un nuovo Stato, creando le condizioni  affinchè venisse  stipulato il trattato di Roma e la nascita dell’Europa.
Ci saranno gli interventi di Martino Melchionda, Palmiro Cornetta, Pasquale Marino, Giovanni Santomauro, Giuseppe Capezzuto, Antonio Di Feo, Pino Salvioli, Antonio Conte, Mario Vignola, Gaetano Fasolino, Abdon Alinovi, Tommaso Biamonte, Carmelo Conte, Giuseppe Manzione, Dora Liguori, Assunta Nigro, Vito Busillo, Enzo Fraiese, Edmondo Cirielli, Stefano Caldoro, Dario Barbirotti, Vincenzo Aita, Antonio Tateo, Vincenzo De Luca, Gerardo Rosania, Baldassarre Chiaviello, Giuseppe Fresolone, Antonino Gallotta, Franco Tavella, Ornella Trotta, Oreste Mottola.
I lavori saranno moderati da Santino Campagna e curati da Assunta Nigro, Santino Campagna, Italo Ciccarone, Antonio Tateo, Dora Liguori.

lunedì 5 luglio 2010

La Riforma Agraria e le Lotte Contadine nella Piana del Sele


VIDEO-IMMAGINI-MOSTRA-CONVEGNO

Eboli 14-15 Luglio 2010
Complesso Monumentale San Francesco - Sala Mangrella Eboli

Mercoledì 14  Luglio  ore 18,30
 Convegno I Parte: Le lotte contadine prima della riforma agraria

Giovedì 15 Luglio  ore 18,30
                           Convegno II Parte: Le lotte Contadine dopo la Riforma Agraria
   

         Convegno “La Riforma Agraria e le lotte Contadine nella Piana del Sele” che si terrà il 14 e 15 Luglio presso il Complesso Monumentale San Francesco - Sala Mangrella in Eboli nell’ambito della manifestazione “EBURUM-EBOLI”.
All’evento sono stati invitati numerosi protagonisti del mondo della politica, del sindacato, delle istituzioni e della cultura che parteciparono alle lotte contadine. Inoltre, l’appuntamento vuole essere un momento per approfondire ed ampliare le conoscenze di quel periodo storico dove le istituzioni insieme alle  popolazioni  furono protagoniste delle trasformazioni delle politiche agrarie, economiche e culturali della Piana del Sele
.  

giovedì 13 maggio 2010

Il capo dei briganti

Assunta Nigro Presidente dell’Associazione Voci di Donne di Eboli omaggia la scrittrice prof.Dora Liguori.



Presso la sala Capitolare del Senato della Repubblica in Roma, si è tenuto la presentezione del libro " Carlo Gesualdo Principe di Venosa - Principe dei musici " scritto dalla prof.Dora Liguori.
Assunta Nigro Presidente dell'Associazione " Voci di Donne" si congratulata con la scrittrice e amica, per la grande opera letteraria prodotta.
Presenti al Convegno la Sen. Luciana Sbarbati il sen. Franco Asciutti il sen.Cosimo Sibilia Presidente della Provincia di Avellino l’on.Arturo Iannaccone e diversi sindaci e amministratori della Provincia di Avellino.
Un messaggio è stato inviato dal Presidente del Senato Sen. Renato Schifani.
La prof. Dora Liguori sarà presente per i lettori salernitani venerdì 14 maggio ore 19,30 presso hotel Palace di Battipaglia per presentare un’altra sua grande opera letteraria dal titolo Quell’ ”amara” Unità d’Italia.

lunedì 3 maggio 2010

Assunta Nigro dirigente idv Eboli intervistata da Alessia Saggese sui 3 quesiti referendari


È sceso in piazza a Eboli, domenica 2 maggio 2010, per la raccolta delle firme sul triplice referendum, il partito di Italia dei Valori con Assunta Nigro dirigente locale idv. Con la firma si chiede al cittadino di dire no al Nucleare, si all’Acqua Pubblica e no al Legittimo Impedimento. In ottanta giorni, Italia dei Valori cercherà di raccogliere 800 mila firme con l’intento di fermare un Governo alla deriva che dà sempre meno ascolto ai cittadini. “La privatizzazione del sistema idrico integrato (S.I.I.) rappresenta una grande fonte di guadagno per le multinazionali che operano nel settore, con un giro d’affari stimato attorno agli 8 miliardi di euro. – ha dichiarato Assunta Nigro - Noi sappiamo tramite l’esperienza di numerose realtà locali, che la gestione privata delle acque comporta una riduzione del livello di servizio a fronte di un aumento delle tariffe. Ed è sulla base di queste esperienze che con il partito ci battiamo affinché questo servizio, indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi, non venga considerato come un ennesimo strumento di profitto. Dobbiamo porre un forte argine alla privatizzazione dell’acqua a prescindere da quale sia il nostro colore politico, in quanto la privatizzazione rappresenta solo un danno per i cittadini perché è un bene comune, ed alla stessa maniera dobbiamo far abrogare la legge riguardante il “Legittimo Impedimento”, ennesima norma ad castam che pone un ristretto numero di potenti al di sopra di ogni legge. Ogni singolo cittadino deve essere uguale davanti alla legge a prescindere dalla carica che ricopre”. “In quanto medico mi sono occupato delle applicazioni in campo scientifico pacifico delle radiazioni nuclearo. Ho mantenuto la consapevolezza che l’errore umano e la possibilità di creare disastri ambientali provocherebbero danni irreparabili alla società e all’ambiente. Foce Sele è da noi uno dei possibili siti di centrali nucleari; ma quanti sono a conoscenza che sulla mappa nucleare del CNEN, Foce Sele è a rischio alluvionale? Questo significa che è alto il rischio di contaminazione e quindi si è lontanissimi dal rispetto delle regole di sicurezza. Invito quindi i cittadini a non allertarsi per un’antenna sui ripetitori dei telefoni, ma a considerare seriamente il danno che una centrale nucleare potrebbe arrecare se posizionata a Foce Sele ”.



Il primo maggio Italia dei Valori inizia la raccolta delle firme contro il nucleare ed il referendum spazzerà via la colossale truffa atomica'. Lo afferma oggi (26 aprile) il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. 'Il nucleare - aggiunge - è pericoloso ed antieconomico, conviene solo alle grandi lobby, non certo ai cittadini. Nessun altro paese sta investendo su questa energia vecchia perchè il futuro è nelle fonti sicure, pulite e rinnovabili. Gli italiani non devono pagare i costi salatissimi di una politica energetica dissennata. Il referendum spazzerà via le velleità atomiche di Berlusconi e delle lobby'.

martedì 16 marzo 2010

ASSUNTA NIGRO AL CONSIGLIO COMUNE DI EBOLI


Si avvicina sempre più la chiusura delle corse elettorale; domenica 28 marzo 2010 e lunedì 29 marzo 2010, i cittadini italiani aventi diritto di voto sono chiamati alle urne per le amministrative e le Regionali. Presso il comune di Eboli, nelle stesse date, si voterà per eleggere il sindaco e per rinnovare il consiglio comunale. Per poter esercitare il diritto di voto i cittadini si dovranno recare presso gli uffici elettorali della sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale personale a carattere permanente che ha sostituito il certificato elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera personale, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che saranno aperti dal lunedì al sabato antecedenti l'elezione, dalle ore 9 alle ore 19, la domenica di inizio delle votazioni dalle ore 8 alle ore 22 e il lunedì per tutta la durata delle operazioni di voto. Questi piccoli accorgimenti li conoscono bene i cittadini di Eboli che, dopo aver respirato il clima di tensione creato dai candidati a sindaco in un faccia a faccia pubblico, si imbattono in donne candidate a consigliere comunale quali Assunta Nigro, che affronterà la sua corsa nella lista di Italia dei Valori.
Signora Nigro, come mai ha deciso di candidarsi quale consigliere comunale?
“Ho preso questa decisione per dare il mio contributo alla crescita sociale, economica e culturale di una città cardine in un territorio situato nella Valle del Sele, apprezzato più da chi non lo vive nel quotidiano che dai suoi cittadini dimenticando che per la sua posizione geografica dovrà essere e sarà l’unica arma di reddito. Ritengo inoltre che siano necessarie più figure femminile in politica; c’è bisogno di un punto di vista diverso in politica. Le donne hanno il dono di dare la vita, sono speciali, saranno speciali anche in politica e saranno determinanti per le scelte future del Paese. Il loro essere madri, in un momento di crisi come questo che stiamo vivendo, darà un grande cambiamento culturale sociale ed economico. L’impegno della donna diventa sempre più importante, specialmente per lo sviluppo del Sud”.
Quale futuro vede per la città di Eboli e quale contributo lei ritiene di poter dare per rispondere alle esigenze dei cittadini?
“Il futuro di Eboli è nelle mani dei suoi cittadini che stanno per compiere una importante scelta, quella di eleggere il loro sindaco, figura istituzionale decisiva per il nostro futuro. Chiunque sarà il nuovo primo cittadino a Eboli, si troverà ad affrontare un duro lavoro perché stiamo vivendo un periodo burrascoso non solo a livello locale ma nazionale. Il mio modesto contributo per la comunità sarà innanzitutto di riavvicinare i cittadini alla figura istituzionale del Comune e renderli sempre più partecipi della battaglia sul federalismo che dovremmo affrontare nei prossimi anni. Un allontanamento creerebbe un divario non sopportabile, quindi il mio apporto, nel caso in cui venissi eletta consigliere comunale, sarà di coinvolgere i cittadini nel programma che la nuova giunta metterà in atto”.
Chi è Assunta Nigro, perché dovrei preferirla ad altri e votarla?
“Sono semplicemente una donna, stanca di stare alla finestra mentre il suo Paese affronta una pesante crisi. Si dice spesso che la politica deve essere concepita come servizio e non come potere, io dico che deve essere un potere che si consolida e si espande promovendo il consenso intorno a idee, programmi interventi e non ricercando voti in cambio di favori. Bisogna interrogarsi su cosa vogliamo che sia un territorio, una comunità, da qui a venti - trent’anni”.
Ha letto il libro di Luigi De Magistris “Potere e Giustizia”? Le è stato di spunto per la sua corsa elettorale?
“L’ho letto e lo ritengo prezioso per prendere spunti per la corsa elettorale. E trovo interessantissima l’analisi che fa del potere economico politico criminale che si è venuto ad istaurare in Italia. Credo molto nella politica dell’amico Luigi, punto di riferimento con Antonio di Pietro dell’attuale politica Italiana. Luigi De Magistris e Antonio Di Pietro sono personaggi che con il loro carisma riescono a trascinare nelle piazze soprattutto giovani e donne; a queste manifestazioni ho partecipato, con amici anche ebolitani, dando un contributo per la libertà la democrazia e la giustizia nel nostro paese. Una menzione particolare la voglio inoltre fare per l’amica Sonia Alfano, che quanto prima sarà a Eboli insieme a Luigi de Magistris per un importante convegno. Sono stata alla commemorazione del decennale della morte del padre di Sonia il giornalista Beppe Alfano, in Barcellona Pozza di Gotto, ed ho avuto modo di apprezzare la straordinaria determinazione che questa giovane donna mette nell’affrontare una popolazione come quella siciliana, stretta in una morsa che opprime”.

sabato 16 gennaio 2010

AGLI AMICI DELLA RETE

Carissimi amici,

Auguro a tutti voi un 2010 pieno di soddisfazioni che vi appaghino nell'animo, nel cuore e nella mente e vi rendano felici e sereni.

Colgo l'occasione per ringraziarvi per gli auguri ricevuti e per gli attestati di stima che mi avete sempre dimostrato ed ancor più in questi giorni di festa. Mi avete chiesto di continuare ad impegnarmi in politica per rinnovarla e per renderla accessibile a tutti ed io con piacere vi confermo il mio più strenuo impegno. Avete riconosciuto in me una donna capace, perspicace, attenta, sensibile ma decisa, schietta e battagliera ed io né sono contenta. Certo, come tutti ho i miei difetti, i momenti di debolezza e come tutti commetto degli errori ma questo fanno parte dell'essere umano. Ed io né sono orgogliosa di esserlo. Io non vendo un prodotto ma mi pongo e propongo per come sono nella vita quotidiana e quindi i vostri affettuosi complimenti mi riempiono di gioia anche se mi responsabilizzano maggiormente. Vi prometto che, nonostante le tante difficoltà, continuerò con il mio impegno, con la testardaggine e la concretezza tipica di noi donne, perché spinta dalla passione che nutro per la politica (quella con la P - maiuscola e non quella delle spartizioni tra i potenti di turno, che combatto fermamente), dall'amore per la mia terra, dalla forza delle idee in cui credo e dal vostro calore umano. Voi siete importanti. E’ merito vostro se riesco in questo percorso, che non so dove mi porterà. Attraverso l'e-mail, gli sms, le telefonate e gli attestati di stima che mi concedete mi date la forza di lottare in un modo, quello politico molto duro e maschilista, dove c'è sempre qualcuno pronto a denigrarti ed a cercare di prendere il tuo posto ed a proporre le tue idee. Forse, una donna con idee, valori e capacità fa paura a coloro che vogliono comandare e gestire la “res pubblica” come è stato fatto finora. Forse, una donna nuova alla politica e con la faccia e le mani pulite fa paura a chi rischia di perdere la propria poltrona. Forse, c'è ancora chi ritiene che la donna deve "solo" stare in casa a lavare, stirare, cucinare ed accudire marito e figli. Questi signori non sanno che i tempi sono cambiati ed oggi la donna oltre ad essere una ottima madre, una ottima moglie ed essere in gamba a gestire una casa, è anche in grado di impegnarsi nel volontariato, nel sociale, nel lavoro e nella politica. La politica non è un affare di soli uomini. Deve cominciare a parlare al femminile anche ad Eboli ed io voglio contribuire a cambiare questo modo di pensare e questo sistema. Certo non è possibile farlo "tutto e subito" ma l'importante è cominciare e per farlo è necessario il vostro aiuto ed il vostro sostegno.

Colgo l'occasione per ringraziare la mia famiglia che mi è sempre vicina pronta a sostenermi ed a spronarmi ad andare avanti, tutti gli amici reali ed i sostenitori virtuali su facebook o che seguono il mio blog, splendidamente gestito dalla brava giornalista Alessia Saggese ed i miei più stretti collaboratori che mi seguono in questa avventura e mi danno sempre suggerimenti validi.

Rinnovi i miei più sentiti e sinceri auguri.

Assunta Nigro.