A 150 anni dall′ UNITÀ d′ ITALIA
Nell’ambito delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia proponiamo il cosiddetto:
PROCESSO A:
Quell’amara Unità d’Italia
Con questa operazione si tende a rendere una lettura puntuale della storia, e ciò attraverso una visione spettacolare dei fatti inter_ venuti.
Il processo, rievocando le ragioni dei protagonisti in causa e assicurando loro, attraverso validi avvocati, una dovuta difesa, tende anche a dare ai giovani la giusta visione dei fatti che, sia pure con molte e grandi sofferenze per il Sud dell’Italia, comportarono, comunque, quel bene, oggi irrinunciabile, costituito dall’Unità del nostro Paese. La sentenza verrà emessa, nel corso del processo, dal pubblico presente in sala
NAPOLI - SABATO 22 OTTOBRE h. 18,00
SALA DEL CHIOSTRO DI SANTA MARIA LA NOVA
Saluti Istituzionali Nazionali e Regionali
Processo a “Quell’amara Unità d’Italia”
Il tribunale speciale del Popolo, innanzi alla storia, chiama
a rispondere dei loro comportamenti:
VITTORIO EMANUELE II di SAVOIA
CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR
GIUSEPPE GARIBALDI
GIUSEPPE MAZZINI
FRANCESCO II DI BORBONE
La Corte sarà composta dal:
Giudice - Historicus: Prof.ssa Dora Liguori
Pubblico Ministero: Dott. Vincenzo Pietropinto
Cancelliere: Dott. Luigi Majetta
Avvocato del Popolo (Parte civile): Avv. Leopoldo Catena
Avvocati della Difesa
Vittorio Emanuele II Avv. Gennaro Esposito
Camillo Benso di Cavour ″
Giuseppe Garibaldi Avv. Antonio Conte
Giuseppe Mazzini ″
Francesco II di Borbone Avv. Marcello D’Aiuto
Rappresentante dei Briganti Arch. Santino Campagna
La brigantessa Assunta Nigro
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Preliminarmente il Giudice – Historicus illustra le ragioni che hanno portato al presente processo con riferimento alle ricerche storiche contenute nel libro “Quell’”Amara” Unità d’Italia”.
Successivamente il Cancelliere dà lettura dell’atto di accusa nei confronti degli imputati.
Prende la parola il Pubblico Ministero per il suo atto di accusa nel quale chiede di riconoscere la colpevolezza di Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi e Mazzini con le condanne che la legge prevede per i rispettivi reati e le attenuanti per gli ultimi due; chiede invece l’assoluzione per Francesco II, per incapacità di azione.
Prende la parola la parte civile, difensore del popolo offeso.
Seguono le arringhe difensive degli imputati Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi, Mazzini e Francesco II per i quali i rispettivi avvocati chiedono di riconoscere l’innocenza.
Prende la parola la difesa dell’imputato Francesco II di Borbone del quale chiede ugualmente di riconoscere l’innocenza.
Entra il rappresentante dei Briganti ed effettua dichiarazioni spontanee.
In ultimo entra la Brigantessa che illustra le ragioni che hanno portato una donna ad armarsi ed affrontare la dura “vita della montagna”.
Il Giudice – Historicus riassume gli interventi e invita i cittadini presenti (giuria popolare all’americana) di emettere il proprio giudizio sugli imputati attraverso un foglio, preventivamente distribuito, e nel quale essi saranno invitati ad emettere la sentenza.
Durante lo spoglio potranno essere rivolte, da parte del pubblico, domande specifiche sui fatti esposti.
SPOGLIO DELLE SCHEDE E LETTURA DEL VERDETTO