giovedì 20 dicembre 2012

Cambiare si può Assemblea del 16 Dicembre 2012


Di seguito video dell'intervento della delegata del 

Movimento Arancione Assunta Nigro,

alla assemblea tenutasi al Centro Sociale di Salerno il 16 Dicembre 2012, e alla presenza di : 


Giovanni Esposito (Movimento per la Pace)
Giuseppe Vitolo (prof Universitario)
Leopoldo Catena (ass. InMovimento Eboli)
Loredana Marino (Rif. Comunista prov SA)
Lucia Capriglione (cittadina)
Maria Olminapalumbo (ass. RAP)
Paolo Angelini (ambientalista)
Renato Palumbo (cittadinanza attiva)
Rosa Ventre (Ass. Alfaderivera)
Rossella Puca ( Giovani Comunisti rete della conoscenza)
Associazione Tabula Rasa
Alfonsina de Folippis (FRIDA)
Angelo Spera (no cementificio)
Antonio Granato (ALBA)
Antonio Ventre (banco alimentare - Agorà)
Assunta Nigro (movimento arancione)
Carmine de Sio (ex iso chimica)
Claudio Paraggio (ass. maccacarro)
Federico Sanguinetti (prof Universitario)
Francesco Ardolino (sinistra critica)
Francesco Rizzo (ass. Dodekathlos)
Franco Calvanese (ass. Filef)
Franco Musumeci (ass. ISDE)

                                                       TESTO DELL'INTERVENTO


La delusione politica che affianca il popolo italiano è molto forte,la mancanza di fiducia verso le istituzioni e il governo ne da circa 20 anni attanaglia il paese,creando disagi e malumore, nel vedere poi che tanta corruzione e malaffare dilagare indisturbati nei consigli regionali,nei comuni,negli ospedali,nei comuni in tutti quei luoghi dove si dovrebbe amministrare il bene dei cittadini.
Tutti i principi della legalità affermano che,tutti gli organi dello stato sono tenuti ad agire secondo la legge.
Ma quando i lor "SIGNORI"si fanno le leggi ad personam,il lodo Alfano,il legittimo impedimento,il processo breve, il falso in bilancio....... e noi, dobbiamo accettare sommessamente che la legge è uguale per tutti?
Ma è compito del ministro della giustizia rendere con mezzi e risorse efficiente la giustizia?

Rimanere oggi in disparte, far finta che la politica non è affar nostro,farci cadere addosso, tutto il marciume, che una diseguaglianza di genere e un modo affaristico di amministrare il bene pubblico,no non possiamo accettarlo,e allora cari miei rimbocchiamoci le maniche e iniziamo un nuovo cammino,perché CAMBIARE SI PUÒ.
Crederci questo ci vuole,credere con forza che non è tardi per riappropriarci dei nostri diritti.
Loro,i Signori di palazzo, parlano solo dei doveri che un onesto cittadino deve fare per il proprio paese,ma dei nostri diritti calpestati e buttati nella spazzatura,no di questo non ne parlano.
Adesso a sentirli in tv che ci danno anche la ricetta di come superare questa fase e be' e veramente troppo,subire dopo il danno la beffa no non ci sto .
L'articolo primo della Costituzione, che è la legge delle leggi,dice che l'Italia è fondata sul lavoro,ma dov'è il lavoro?
C'è lavoro per i giovani, c'è lavoro per i precari,c' è lavoro per tutti gli operai che lavorano negli stabilimenti che chiudono solo perchè vogliono delocalizzare in altri paesi più vantaggiosi per le tasche dei proprietari, e il governo che fa? Niente.
A casa,,è li che devono andare,c'è li dobbiamo spedire con raccomandata,ma...senza ricevuta di ritorno,perché come ha detto il nostro Luigi de Magistris le pezze vecchie non sono bene accette,quindi attenzione a chi diamo fiducia,i nostri rappresentanti devono avere la schiena dritta e senso del bene comune,non possiamo commettere errori,perché siamo al non ritorno,dobbiamo mandare gente che deve aprire le finestre per far uscire il puzzo che domina nei luoghi della democrazia.
Il paese ha bisogno di voi,la situazione è molto difficile,alla fine di un ventennio di berlusconismo è stato devastante,perché ha determinato un predominio politico culturale che ha lasciato solo macerie.
Ci vuole una rivoluzione morale,contro mafie e corruzione che ci hanno privato dei nostri diritti. Bisogna dare quindi una scossa politica, e per questo é necessario un atto di responsabilità della societa' civile per salvare l'Italia.
Un'iniziativa nuova,un'iniziativa che parta dalle centinaia di persone che negli ultimi decenni si sono mobilitati in mille occasioni,un progetto di rinnovamento che da una effettiva parità di sessi. Noi del movimento arancione ci stiamo, quindi andiamo alla riscossa della democrazia perché CAMBIARE SI PUO'.




sabato 8 dicembre 2012

Nasce il Movimento Arancione - politiche 2013


Gentilissimi amici della rete, 
il 12 dicembre 2012 a Roma al teatro Eliseo nascerà il Movimento Arancione.
Movimento di popolo, per il popolo, e dal popolo dovrà nascere la nuova classe politica parlamentare che, avrà il compito principale di ripristinare un civismo, che negli ultimi anni è stato letteralmente depredato da una classe  politica non all'altezza, e particolarmente orientata all'affarismo.
Il 28 gennaio  2012  il Comune di Napoli  organizzò una giornata al Forum dei Beni Comuni,  evento che sancì la grande forza del potere popolare,  la stessa che  avrà il nascente  Movimento.
ll mio contributo  al Movimento Arancione  sarà totale, per il bene del paese e il rilancio della Nazione. 
Assunta Nigro 




Care tutte e cari tutti,
 
vi scrivo per informarvi dell'appuntamento del 12 dicembre quando, alle ore 16.30, presso il Teatro Eliseo di Roma, ci incontreremo per presentare e lanciare il Movimento Arancione. La mia speranza è quella di vedere un teatro pieno di cittadine e cittadini che ancora credono nella politica. Politica come partecipazione attiva per costruire, oggi, quel futuro collettivo in cui ciascuna e ciascuno di noi possa vedere realizzati quei sogni e quei diritti di cui ci stanno progressivamente privando. Realizzare una democrazia partecipativa che si fondi sulla valorizzazione delle persone, il capitale umano centrale rispetto a quello economico, e che consenta l'immissione, in politica, di quella energia non compromessa eticamente, garantendo un cambiamento della classe dirigente nazionale secondo meccanismi di trasparenza vera, che vedano l'ingresso in Parlamento di donne e uomini, conosciuti o meno, che abbiano alle spalle un percorso specchiato perchè segnato 'solo' dalle battaglie compiute sul territorio a difesa dei diritti, magari anche nell'ambito delle proprie professioni e nell'orizzonte del proprio lavoro, animati dal rispetto della Costituzione e del principio di legalità.    
 
E' arrivato il momento, anche per l'approssimarsi dell'appuntamento elettorale nazionale, di offrire il proprio contributo alla rinascita e alla ripresa di un paese fiaccato dal berlusconismo ed, attualmente, duramente colpito dalle politiche, soprattutto economiche, del governo Monti. La crisi, la delegittimazione delle istituzioni, la perdita di credibilità dei partiti tradizionalmente intesi, la questione morale diventata questione anche giudiziaria rendono indispensabile il contributo di ognuna e ognuno di noi affinchè l'appuntamento elettorale segni l'avvio di un nuovo corso per il paese. Un paese che vede, dopo la berlusconizzazione e dopo il montismo, il profilarsi di un'involuzione democratica: penso alla manomissione silenziosa della Costituzione (dai diritti del lavoro fino all'introduzione del pareggio di bilancio); al ruolo solo apparentemente nascosto giocato dai poteri forti nell'indicare la rotta politica; al peso delle organizzazioni (non elette) sovranazionali che dettano le linee della politica economica; al condizionamento delle masso-mafie sulla classe dirigente; alla negazione della volontà popolare che nei referendum ha indicato la strada della difesa dei beni comuni; alla disintegrazione delle autonomie locali, uniche forme di democrazia diretta; all'impossibilità di vedere, ancora, un riconoscimento legislativo per quanti vivono ai margini dei diritti civili.    
 
Ci sono dunque tutte le condizioni per la creazione di una alternativa politica e di governo che risponda a questo quadro nazionale drammatico. La società civile deve dunque compiere un passo in avanti, rivendicando il diritto al presente prima ancora che al futuro, facendosi protagonista di questa sfida che non può essere delegata a nessuno riguardando la stessa vita di ciascuna e ciascuno di noi. Per questo ci vediamo a Roma al Teatro Eliseo, il 12 dicembre, per confrontarci e decidere quale strada intraprendere, i contenuti e le modalità di questa iniziativa che è il Movimento Arancione come laboratorio aperto in cui in moltissime e moltissimi, credo, potranno trovare il proprio spazio di diretta partecipazione. Perchè, come scrisse Hemingway, "non chiedere mai per chi suona la campana. Essa suona per te".
   
Vi aspetto
Luigi de Magistris


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