Di seguito video dell'intervento della delegata del
Movimento Arancione Assunta Nigro,
alla assemblea tenutasi al Centro Sociale di Salerno il 16 Dicembre 2012, e alla presenza di :
Giovanni Esposito (Movimento per la Pace)
Giuseppe Vitolo (prof Universitario)
Leopoldo Catena (ass. InMovimento Eboli)
Loredana Marino (Rif. Comunista prov SA)
Lucia Capriglione (cittadina)
Maria Olminapalumbo (ass. RAP)
Paolo Angelini (ambientalista)
Renato Palumbo (cittadinanza attiva)
Rosa Ventre (Ass. Alfaderivera)
Rossella Puca ( Giovani Comunisti rete della conoscenza)
Associazione Tabula Rasa
Alfonsina de Folippis (FRIDA)
Angelo Spera (no cementificio)
Antonio Granato (ALBA)
Antonio Ventre (banco alimentare - Agorà)
Assunta Nigro (movimento arancione)
Carmine de Sio (ex iso chimica)
Claudio Paraggio (ass. maccacarro)
Federico Sanguinetti (prof Universitario)
Francesco Ardolino (sinistra critica)
Francesco Rizzo (ass. Dodekathlos)
Franco Calvanese (ass. Filef)
Franco Musumeci (ass. ISDE)
TESTO DELL'INTERVENTO
La
delusione politica che affianca il popolo italiano è molto forte,la
mancanza di fiducia verso le istituzioni e il governo ne da circa 20
anni attanaglia il paese,creando disagi e malumore, nel vedere poi
che tanta corruzione e malaffare dilagare indisturbati nei consigli
regionali,nei comuni,negli ospedali,nei comuni in tutti quei luoghi
dove si dovrebbe amministrare il bene dei cittadini.
Tutti
i principi della legalità affermano che,tutti gli organi dello stato
sono tenuti ad agire secondo la legge.
Ma
quando i lor "SIGNORI"si fanno le leggi ad personam,il lodo
Alfano,il legittimo impedimento,il processo breve, il falso in
bilancio....... e noi, dobbiamo accettare sommessamente che la legge
è uguale per tutti?
Ma
è compito del ministro della giustizia rendere con mezzi e risorse
efficiente la giustizia?
Rimanere
oggi in disparte, far finta che la politica non è affar nostro,farci
cadere addosso, tutto il marciume, che una diseguaglianza di genere e
un modo affaristico di amministrare il bene pubblico,no non possiamo
accettarlo,e allora cari miei rimbocchiamoci le maniche e iniziamo un
nuovo cammino,perché CAMBIARE SI PUÒ.
Crederci
questo ci vuole,credere con forza che non è tardi per riappropriarci
dei nostri diritti.
Loro,i
Signori di palazzo, parlano solo dei doveri che un onesto cittadino
deve fare per il proprio paese,ma dei nostri diritti calpestati e
buttati nella spazzatura,no di questo non ne parlano.
Adesso
a sentirli in tv che ci danno anche la ricetta di come superare
questa fase e be' e veramente troppo,subire dopo il danno la beffa no
non ci sto .
L'articolo
primo della Costituzione, che è la legge delle leggi,dice che
l'Italia è fondata sul lavoro,ma dov'è il lavoro?
C'è
lavoro per i giovani, c'è lavoro per i precari,c' è lavoro per
tutti gli operai che lavorano negli stabilimenti che chiudono solo
perchè vogliono delocalizzare in altri paesi più vantaggiosi per le
tasche dei proprietari, e il governo che fa? Niente.
A
casa,,è li che devono andare,c'è li dobbiamo spedire con
raccomandata,ma...senza ricevuta di ritorno,perché come ha detto il
nostro Luigi de Magistris le pezze vecchie non sono bene
accette,quindi attenzione a chi diamo fiducia,i nostri rappresentanti
devono avere la schiena dritta e senso del bene comune,non possiamo
commettere errori,perché siamo al non ritorno,dobbiamo mandare gente
che deve aprire le finestre per far uscire il puzzo che domina nei
luoghi della democrazia.
Il
paese ha bisogno di voi,la situazione è molto difficile,alla fine di
un ventennio di berlusconismo è stato devastante,perché ha
determinato un predominio politico culturale che ha lasciato solo
macerie.
Ci
vuole una rivoluzione morale,contro mafie e corruzione che ci hanno
privato dei nostri diritti. Bisogna dare quindi una scossa politica,
e per questo é necessario un atto di responsabilità della societa'
civile per salvare l'Italia.
Un'iniziativa
nuova,un'iniziativa che parta dalle centinaia di persone che negli
ultimi decenni si sono mobilitati in mille occasioni,un progetto di
rinnovamento che da una effettiva parità di sessi. Noi del movimento
arancione ci stiamo, quindi andiamo alla riscossa della democrazia
perché CAMBIARE SI PUO'.