Tutto quello che non vi hanno mai detto sull' ''Unità d'Italia"
ASS. MUS. “G. CARISSIMI” COMUNE DI PADULA
Memento Domine (Ricordati, o Signore!)
Azione teatrale in un atto
di Dora Liguori
di Dora Liguori
Raccontata dal “Munaciello” la vera storia di
Quell’Amara Unità d’Italia” vissuta dal popolo del Sud
(Libera rielaborazione dell’omonimo romanzo di Dora Liguori)
COMPAGNIA “TEATRO DEL SORRISO”
con Vito Cesaro nel ruolo del “Munaciello”
e Antonino Miele nel ruolo di Ferdinando II
Musiche di
Pergolesi, Paesiello, Weber, Verdi e anonimi napoletani
SABATO 11 AGOSTO 2012 h. 21,00 Certosa di San Lorenzo – Padula
L’azione drammatica è tratta dal romanzo storico di Dora Liguori che racconta la vera
storia dell'Unità, in modo serio ma non serioso, ed accompagna il lettore ad una più
puntuale conoscenza di quello che fu un complesso e sofferto fenomeno italiano definito,
a posteriori, Risorgimento. Dal 1860 ad oggi, una spessa coltre è stata fatta volutamente
calare per coprire le azioni, tutt'altro che limpide, che comportarono la sofferta
unifìcazione nazionale. A propugnare questa unione furono movimenti fortemente
idealistici, figli dell'illuminismo che, abilmente strumentalizzati, finirono col fare gli
interessi di alcuni forti poteri internazionali, miranti a impadronirsi del ricco, e,
strategicamente rilevante nel Mediterraneo, "Regno delle due Sicilie", possessore anche
del preziosissimo zolfo siciliano.
A fare il "gioco sporco" per tutti,fu chiamato il regno del Piemonte il quale, per problemi di sopravvivenza finanziaria, da tempo mirava a conquistare il Sud della penisola L'impresa, poi, assunse i contorni, non già della bella unione sognata dai liberali, ma di una feroce oppressione di un popolo avverso un altro. E fu ... la guerra civile!
Tutto l'orrore che ne seguì va ascritto, soprattutto, alla crudeltà dei vertici militari sabaudi che, tra l'altro, incapaci, provocarono, con la strage nel Sud, anche la morte di tantissimi giovani del Nord, portati a morire negli aspri territori del salernitano, della Lucania, nonché Sicilia e Calabria. Di contro, per i meridionali, da parte dei Savoia, vi furono le deportazioni nel novarese: primi "lager"della storia.
A somiglianza del libro l’azione drammatica porta, pertanto, lo spettatore alla conoscenza delle azioni fondamentali intervenute nel meridione e del coacervo di intrigate e tragiche situazioni che ne sono derivate. Dopo decenni di inattendibilità storiche, riproporre la verità è un atto di giustizia verso il meridione nonché il vero modo per celebrare, appunto, l’”Unità” italiana.
A fare il "gioco sporco" per tutti,fu chiamato il regno del Piemonte il quale, per problemi di sopravvivenza finanziaria, da tempo mirava a conquistare il Sud della penisola L'impresa, poi, assunse i contorni, non già della bella unione sognata dai liberali, ma di una feroce oppressione di un popolo avverso un altro. E fu ... la guerra civile!
Tutto l'orrore che ne seguì va ascritto, soprattutto, alla crudeltà dei vertici militari sabaudi che, tra l'altro, incapaci, provocarono, con la strage nel Sud, anche la morte di tantissimi giovani del Nord, portati a morire negli aspri territori del salernitano, della Lucania, nonché Sicilia e Calabria. Di contro, per i meridionali, da parte dei Savoia, vi furono le deportazioni nel novarese: primi "lager"della storia.
A somiglianza del libro l’azione drammatica porta, pertanto, lo spettatore alla conoscenza delle azioni fondamentali intervenute nel meridione e del coacervo di intrigate e tragiche situazioni che ne sono derivate. Dopo decenni di inattendibilità storiche, riproporre la verità è un atto di giustizia verso il meridione nonché il vero modo per celebrare, appunto, l’”Unità” italiana.
MEMENTO DOMINE
(Ricordati, o Signore!)
Azione teatrale in un atto di Dora Liguori con la partecipazione di
Vito Cesaro nel ruolo de “O’Munaciello” Antonino Miele nel ruolo di Ferdinando II
Interpreti in ordine di apparizione:
(Ricordati, o Signore!)
Azione teatrale in un atto di Dora Liguori con la partecipazione di
Vito Cesaro nel ruolo de “O’Munaciello” Antonino Miele nel ruolo di Ferdinando II
Interpreti in ordine di apparizione:
Barista:
Aldrigo:
Maria Sofia di Borbone: Don Vito Gaudieri: Argenzia:
Crocco:
Ufficiale piemontese: Don Liborio Romano:
Aldrigo:
Maria Sofia di Borbone: Don Vito Gaudieri: Argenzia:
Crocco:
Ufficiale piemontese: Don Liborio Romano:
Eduardo di Lorenzo
Antonio Spagnuolo
Assunta Nigro
Paolo Aguzzi
Maria D’Andrea
Eduardo Di Lorenzo Gennaro Malandrino
Antonino Miele
Danzatrice
Organetto diatonico Chitarra
Tammorra Putipù-Triccheballacche- Scetavajasse
Eduardo Di Lorenzo Gennaro Malandrino
Antonino Miele
Danzatrice
Organetto diatonico Chitarra
Tammorra Putipù-Triccheballacche- Scetavajasse
Teresa Botte:
Carmine Falanga:
Alessandro Sessa:
Gerardo Marzullo:
Santino Campagna:
...........
Regia di Dora Liguori
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